La cara estinta

Due cose in velocità sulle quote rosa. Quello che ancora mi chiedo è: perché si continuano a fare proclami sulla parità sessuale quando poi, nella pratica, non riusciamo nemmeno a toglierci il filo d’erba sulla scarpa. Una legge per sancire le stesse opportunità elettive tra uomini e donne, in un paese considerato minimamente civile, non sarebbe mai arrivata in aula. In Italia no: in Italia non solo in aula c’è passata, ma è stata addirittura bocciata con i voti di quel partito che per statuto obbliga i candidati alle cariche interne all’alternanza di genere. Bell’esempio abbiamo dato.

Tanto per ripetermi ancora una volta, a me stanno sugli zebedei le quote rose perché invece di eliminare un discrimine ne creano un altro. Chi non è a favore delle quote di solito le motiva dicendo che va premiato il merito, non il sesso. Grazie allo zio, su questo credo siamo tutti d’accordo. Solo che nessuno viene eletto per competenza, solo per meriti politici. Che è diverso dalla meritocrazia. La tanto ciarlata meritocrazia in Italia non esiste, è stata eliminata dal vocabolario secoli fa. In Italia esiste l’accattonaggio, il lecchismo politico a fini elettorali e non solo. Per cui, care deputate, sappiate che la parità di genere non passerà nemmeno al Senato. Scordatevelo e fatevene una ragione.

Ps: la colpa, secondo me, non va data nemmeno troppo a Renzi. In Parlamento i renziani sono in minoranza, comandano altri, non Renzi. E no, non ci provate un’altra volta, lui non è renziano.

This post was last modified on 12 Marzo 2014 19:31