Un 2013 da incubo

Nel 2013 sono andati in cassa inte­gra­zione a zero ore 515mila lavo­ra­tori. Questa condizione ha pena­liz­zato for­te­mente i salari, tant’è che ogni lavo­ra­tore ha perso ottomila euro in busta paga per un totale di oltre 4.125 miliardi di euro. Le ore di cassa inte­gra­zione auto­riz­zate dal Ministero sono state un miliardo e 70 milioni. A dirlo il rapporto 2013 dell’Inps rielaborato dall’Osservatorio sulla Cig della Cgil (qui il rapporto completo).

Rispetto al 2012 sono diminuite le ore di Cig (1.090 miliardi nel 2012) ma è rimasta pressoché invariata la richiesta media mensile, 80–90 milioni di ore/mese, dato costante dal 2009. Il dato del comparto industriale indica invece che su dodici mesi sono 157 le ore di Cig ero­gate per ogni lavoratore, per una perdita di tutto il comparto di oltre 134,4 milioni di giornate lavorative. A dicembre scorso è continuato a salire anche il numero di aziende che hanno richiesto la Cigs, la cassa inte­gra­zione spe­ciale ero­gata dall’Inps per inte­grare, o sosti­tuire, la retri­bu­zione dei lavo­ra­tori e fron­teg­giare così una crisi azien­dale o per soste­nere una ristrut­tu­ra­zione o rior­ga­niz­za­zione aziendale. Le domande sono state 6.838, +10,45% rispetto al 2012, a fronte di 12.025 richieste (+9%). Il dettaglio vede l’aumento del ricorso alla Cig a causa di crisi aziendali (+11,08%) che contribuiscono al 56% del totale. Al contrario, invece, diminuiscono le domande per ristrutturazione (-9,17%) e rior­ga­niz­za­zione azien­dale (-7,46%).

Come al solito il settore più in crisi è quello meccanico: nel 2013 hanno contribuito alla Cigs 175.502 lavo­ra­tori a zero ore. Nel commercio, secondo peggior rilevamento, si sono riscontrati 68.723 lavoratori in cassa, nell’edilizia 59.862 unità. Al nord primeggia in questa triste classifica la Lombardia, seguita dal Piemonte e dal Veneto. Al centro spetta la palma al Lazio e al sud alla Campania.

Concentrandoci sui dati, e considerando il ricorso medio alla Cig su 26 settimane, ovvero la metà del tempo globale lavorativo, a dicembre un milione 30.519 lavoratori hanno usufruito di cassa inte­gra­zione ordi­na­ria, spe­ciale o in deroga. Se consideriamo invece tutto l’anno, 52 settimane, i lavoratori in cassa a zero ore sono stati 515.260, 200mila in cassa inte­gra­zione spe­ciale, 130mila in deroga.

Questi dati indicano inesorabilmente che il nostro sistema produttivo si sta letteralmente frantumando per colpa della crisi. Non essere riusciti a metter in campo misure adeguate per invertire il trend, ha notevolmente aumentato il disagio. Serve un netto cambio di passo, soprattutto in termini di interventi che favoriscano processi di rior­ga­niz­za­zione gene­rale dell’economia e della pro­du­zione. Senza un cambio di direzione, quanto prima vedremo un pro­gres­sivo pro­cesso di dein­du­stria­liz­za­zione del paese che farà una strage: aziende che chiudono, lavoratori che perderanno il lavoro, famiglie senza più sostentamento economico. Una strage.

This post was last modified on 30 Gennaio 2014 17:55