Sarebbe da parlare della deriva demenziale dei 5Stelle, preda del consueto processo di autofagia dei movimenti rivoluzionari – da quelli religiosi protestanti a quelli francesi dopo la Bastiglia a quelli comunisti ovunque hanno messo piede – con l’aggravante di non aver fatto nessuna rivoluzione, anzi di essere ancora li a scannarsi con l’apriscatole sempre e ancora sulla storia degli scontrini. Non sono stati capaci di fare nemmeno un cenno al policlinico Umberto I di Roma.

È il più grande complesso ospedaliero universitario d’Italia e uno dei più grandi del mondo, sia come posti letto che come studenti formati. Non è un ospedale religioso: è un istituzione universitaria dove i primari sono docenti e i cui capi sono stati negli ultimi anni rettori dell’Università. E dove non si può abortire perchè l’unico ginecologo non obiettore è andato in pensione. Voi capite, vero, la follia?

Nella più grande Università del paese, nel più grande policlinico della capitale d’Italia, non si può applicare una legge dello Stato. In America userebbero la guardia nazionale per riaprire il reparto. Da noi invece ci sono le guardie svizzere.