Mario Monti, dopo oltre due ore e quindici minuti di colloquio con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha sciolto la riserva e ha accettato l’incarico di formare il nuovo Governo.

A darne la notizia, da cerimoniale, è stato il segretario generale del Quirinale, Donato Marra. Il giuramento del nuovo Governo Monti si è tenuto questo pomeriggio alle cinque nel salone delle feste del Quirinale. Il nuovo Presidente del Consiglio, nella conferenza stampa dopo il colloquio con Napolitano, ha reso noti i componenti del suoi ministeri senza politici.

Il professor Monti ha spiegato che la scelta di un governo formato da soli tecnici «agevolerà piuttosto che ostacolare» il cammino dell’esecutivo perché «toglierà motivo di imbarazzo» ai partiti. Inoltre, ha concluso Monti, l’ingresso di politici nel governo non verrà preso in considerazione «neanche in un secondo momento».

Qui sotto il filmato della conferenza stampa in cui Monti accetta l’incarico riferendo i nomi del suo esecutivo, a seguire invece cerchiamo di far luce su chi siano i nuovi ministri e per quale professionalità il professor Monti li ha scelti per formare il suo governo.

La lista definitiva del Governo Monti con gli incarichi dei singoli ministri comprensiva di scheda informativa dei nuovi componenti dell’esecutivo.

Il Governo Monti: chi sono e da dove provengono i dodici ministri e i cinque ministri senza portafoglio. La scheda completa.

  1. Presidente del Consiglio e ministro dell’Economia ad interim Mario MONTI (Varese, classe 1943): Laureato alla Bocconi nel 1965 si è successivamente specializzato all’Università di Yale, negli Stati Uniti, studiando con James Tobin, Premio Nobel 1981 per l’economia e inventore della Tobin Tax. Nel 1970 inizia ad insegnare presso l’Università di Torino, lasciandola nel 1985 per diventare professore di Economia politica alla Bocconi di Milano, diventando direttore dell’Istituto di Economia Politica. Sempre alla Bocconi assume la carica di rettore dal 1989 al 1994. Nel 1994, alla morte di Giovanni Spadolini, ne diventa presidente. Nel 1994 Mario Monti viene nominato commissario europeo con deleghe al Mercato Interno, ai Servizi Finanziari e Integrazione Finanziaria, alla Fiscalità ed Unione Doganale. Nel 1999 Monti venne riconfermato nella Commissione presieduta da Romano Prodi, ricevendo la delega alla Concorrenza. Sotto la sua guida la Commissione Europea ha approfondito il ruolo di controllo della concorrenza, inaugurando il procedimento contro la Microsoft (tuttora in corso) e bloccando la proposta di fusione tra General Electric e Honeywell nel 2001, considerata contraria alle normative antitrust. Attualmente è preside dell’Università Bocconi, presidente europeo della Commissione Trilaterale, membro del comitato direttivo del Gruppo Bilderberg. E’ International Advisor per Goldman Sachs e Advisor di Coca-Cola.
  2. Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio CATRICALÀ (Catanzaro, classe 1952): Presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato dal 2005. Laureatosi in giurisprudenza in Roma, dove è stato allievo di Pietro Rescigno, ha in seguito vinto il concorso in magistratura ordinaria, nonché superato l’esame di abilitazione all’esercizio della professione forense. Successivamente è stato consigliere e presidente di sezione del Consiglio di Stato. Ha pubblicato anche un libro “Lezioni di diritto civile” (Maggioli Editore, 2002) in cui riporta il contenuto delle lezioni tenute al suo corso per la preparazione al concorso in magistratura. Quale professore a contratto nella facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Roma Tor Vergata ha insegnato diritto privato. Attualmente insegna a contratto Diritto dei consumatori all’Università Luiss Guido Carli. Il 18 novembre 2010 è stato designato quale nuovo Presidente dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, carica alla quale ha rinunciato nove giorni dopo.
  3. Ministro dell’Interno Anna Maria CANCELLIERI (Roma, classe 1943): esperta nel “problem solving”, prefetto a Vicenza, Bergamo, Catania (anche commissario del Teatro Bellini) e Genova (gestendo la trattativa con i camalli che bloccavano il porto), commissario straordinario a Bologna dopo lo scandalo Delbono, e commissario prefettizio anche a Parma dopo le dimissioni del sindaco Pietro Vignali.
  4. Ministro dell’Ambiente Corrado CLINI (Latina, classe 1947): direttore generale del ministero dell’Ambiente dal 1990, attualmente della Direzione per lo sviluppo sostenibile, il clima e l’energia del ministero dell’Ambiente. Si è laureato nel 1972 in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Parma. Al ministero dell’Ambiente è arrivato 25 anni fa, dal 1990 inizia a ricoprire ruoli internazionali: coordina il gruppo degli esperti dei Ministeri europei dell’energia e dell’ambiente che hanno predisposto il primo programma della Unione Europea sui cambiamenti climatici; guida e coordina la delegazione dell’Italia che ha negoziato la Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici, approvata a Rio de Janeiro nel 1992; coordina fino al 1997 la delegazione tecnica dell’Italia che ha negoziato il Protocollo di Kyoto; nel 1995 coordina l’organizzazione della Seconda Riunione Plenaria di Intergovernmental Panel on Climate Change di Roma che approva il II° Rapporto sul Clima, che apre la strada alla approvazione del Protocollo di Kyoto. Nel 1997 coordina la delegazione tecnica dell’Italia alla Terza Conferenza delle Parti firmatarie della Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici, che adotta il Protocollo di Kyoto; infine ottiene fino al 2000 la responsabilità tecnica ed amministrativa della applicazione in Italia, e delle relative autorizzazioni, delle direttive e dei regolamenti europei in materia di qualità dell’aria, di emissioni dagli impianti industriali, di sicurezza degli impianti industriali, di eliminazione delle sostanze chimiche pericolose per la fascia di ozono. Nel 2000 è nominato Direttore generale della direzione generale Protezione Internazionale dell’Ambiente e nel 2002, anche di quella per lo Sviluppo Sostenibile che saranno successivamente unificate sotto la sua direzione come Direzione generale per la Ricerca Ambientale e lo Sviluppo del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare. Dal 2003 al 2008 è stato vicepresidente dell’Agenzia europea dell’Ambiente. E’ stato chairman della G8 task force sulle energie rinnovabili, designato dal vertice di Okinawa del 2000, il team che ha predispoto il primo rapporto globale sulle energie rinnovabili che ha coostituito la base dei programmi sulle energie rinnovabili avviati nel 2002 dal vertice mondiale sullo Sviluppo sostenibile di Johannesburg. Con la collaborazione di molte Università italiane, di Cnr, Enea, Ingv, dell’Agenzia europea dell’Ambiente, delle Agenzie delle Nazioni Unite, Clini ha formato e assicurato al ministero un gruppo di esperti di alto livello, apprezzato nelle sedi nazionali e internazionali, dotato di un ampio spettro di competenze tecniche, economiche e giuridiche.
  5. Ministro del Lavoro, Politiche Sociali e Pari Opportunità Elsa FORNERO (Torino, classe 1948): professore Ordinario di Economia Politica presso la Facoltà di Economia all’Università di Torino, vicepresidente del Consiglio di sorveglianza di Intesa SanPaolo, coordinatore Scientifico del CeRP (Center for Research on Pensions and Welfare Policies, Collegio Carlo Alberto), Vice Presidente della Compagnia di San Paolo, membro del Collegio Docenti del Dottorato in Scienze Economiche dell’Università di Torino e del dottorato in Social Protection Policy presso la Maastricht Graduate School of Governance (Università di Maastricht), componente del Nucleo di valutazione della Spesa Previdenziale, costituito presso il Ministero del Welfare, membro del comitato editoriale della Rivista Italiana degli Economisti, editorialista de Il Sole 24 Ore e membro del CdA di Buzzi Unicem.
  6. Ministro degli Esteri Giulio TERZI di SANT’AGATA (Bergamo, classe 1946): è l’attuale ambasciatore italiano a Washington. Laureato in Giurisprudenza a Milano con specializzazione in diritto internazionale, entra in diplomazia nel 1973. Tra gli incarichi ricoperti all’estero di particolare rilievo, Terzi è stato ambasciatore d’Italia in Israele tra il 2002 e il 2004 ed è noto, fra l’altro, per essere stato l’uomo che gettò le basi per la storica visita di Fini nello Stato ebraico nel novembre 2003. L’ultimo incarico dell’ambasciatore Terzi prima dell’ambasciata a Washington era stato quello di Rappresentante Permanente d’Italia all’Onu a New York, dove guidò la delegazione italiana al Consiglio di Sicurezza per poco più di un anno (20 agosto 2008-30 settembre 2009), nell’ultimo periodo del biennio italiano come membro non permanente (2007-2008). Prima ancora, il diplomatico aveva ricoperto il delicato incarico di direttore politico alla Farnesina, occupandosi soprattutto di sicurezza internazionale e di organismi multilaterali (Onu, Consiglio Europeo, Nato, G8 e Osce).
  7. Ministro della Difesa Giampaolo DI PAOLA (Torre Annunziata, classe 1943): l’Ammiraglio Di Paola è Presidente del comitato militare della Nato dal 2008, nello Stato maggiore della Marina ha assunto diversi incarichi di rilievo, tra cui quello di capo del 3° Reparto piani e operazioni. Nel ’94 passa allo Stato maggiore della Difesa come capo del Reparto politica militare. Nel 1998 viene nominato capo di gabinetto del ministro della Difesa Carlo Scognamiglio, mantenuto anche con il ministro Sergio Mattarella. Nel 2001 è Segretario generale della Difesa e direttore nazionale degli armamenti fino al 2004 quando viene nominato capo di Stato Maggiore della Difesa. In questa veste ha coordinato la pianificazione di tutte le più recenti missioni internazionali dell’Italia, dall’Iraq all’Afghanistan. E’ il secondo militare che viene nominato ministro della Difesa da quando siamo nella Seconda Repubblica.
  8. Ministro di Grazia e Giustizia Paola SEVERINO (Napoli, classe 1948): è la prima donna ministro della Giustizia nella storia della Repubblica italiana. Pro-rettore vicario dell’Università Luiss Guido Carli, professore ordinario di diritto penale nella stessa Università della Confindustria e, soprattutto, avvocato penalista di clienti illustri: Romando Prodi nel processo sulla vendita della Cirio; il legale della Fininvest, Giovanni Acampora, nel processo Imi-Sir; Francesco Gaetano Caltagirone nell’inchiesta di Perugia su Enimont; Cesare Geronzi pr il crac della Cirio; l’ex segretario generale del Quirinale, Gaetano Gifuni, nell’indagine sui fondi per la gestione della tenuta di Castelporziano. Ha lavorato nello studio di Giovanni Maria Flick prima che il professore fosse nominato Guardasigilli del governo Prodi, ha rappresentato l’Unione delle comunità ebraiche nel processo al nazista Erich Priebke, e tra le società a cui ha dato assistenza legale ci sono Eni e Telecom. Dal 1997 al 2001 è stata la prima donna a ricoprire la carica di vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura militare. Una curiosità: nel 1998 dichiarò al fisco 3,3 miliardi di vecchie lire (circa 1,5 milioni di euro), vincendo la speciale classifica dei manager pubblici più ricchi per quell’anno.
  9. Ministro dell’Istruzione Università e Ricerca Francesco PROFUMO, (Savona, classe 1953) Rettore del Politecnico di Torino e presidente del CNR. Laureato in ingegneria elettrotecnica presso il Politecnico di Torino, dal 1978 al 1984 è ingegnere progettista per il Centro ricerca e sviluppo della Società Ansaldo a Genova. Nel 1984 si trasferisce al Dipartimento di Ingegneria elettrotecnica del Politecnico di Torino, divenendo professore associato fino al 1995. Attualmente è professore ordinario di macchine e azionamenti elettrici e professore incaricato all’Università di Bologna. Nel settembre 2003, Profumo diventa preside della facoltà di Ingegneria e dall’ottobre del 2005 ricopre l’incarico di rettore del Politecnico di Torino. Numerosi gli incarichi universitari anche all’estero: è stato visiting professor negli Stati Uniti, in Giappone, nella Repubblica Ceca e in Argentina. È membro di diversi comitati tecnici di conferenze internazionali nei campi dell’elettronica di potenza e dell’automazione. È stato Technical Co-Chairman della Conferenza del PCC 2002 ad Osaka, in Giappone. Nel 2006 è stato Technical Co-Chairman della Conferenza IPEMC 2006 a Shangai, Cina. È membro del Consiglio di amministrazione dell’Epe Association.
  10. Ministro dei Beni Culturali Lorenzo ORNAGHI (Milano, classe 1948): è Rettore alla Cattolica di Milano. Nel 1990 diventa titolare della cattedra di Scienza politica nella facoltà di Scienze politiche e di Storia delle dottrine politiche alla Cattolica di Milano. Dopo essere stato pro-rettore, nel 2002 ne diviene Rettore. Nel 2006 viene rieletto per un secondo mandato e nel 2010 viene nuovamente eletto per un terzo mandato. E’ direttore dell’Aseri (Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali); direttore della rivista Vita e pensiero; vicepresidente del quotidiano Avvenire; vicepresidente della Fondazione Vittorino Colombo di Milano; membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione Policlinico Irccs di Milano; dal 2001 al 2006 è presidente dell’Agenzia per le Onlus. Nel 2006 Ornaghi ha ricevuto l’Ambrogino d’oro dal Comune di Milano.
  11. Ministro per lo Sviluppo Economico Corrado PASSERA (Como, classe 1954): laureato alla Bocconi, ha conseguito un master in Business Administration alla Wharton School di Philadelphia. Inizia il suo percorso professionale nel 1980 in McKinsey dove rimane per 5 anni per poi andare alla Cir in qualità di direttore generale fino al 1990. Passa poi al settore editoriale diventando amministratore delegato di Arnoldo Mondadori Editore e successivamente vice presidente e ceo del Gruppo Espresso-Repubblica. Nel 1992 lascia l’editoria per passare al Gruppo Olivetti diventando co-amministratore delegato. Nel 1996 diventa amministratore delegato e ceo del Banco Ambrosiano Veneto che lascerà dopo aver portato a termine il consolidamento con Cariplo. Nel 1998 il governo lo nomina alla guida di Poste Italiane dove rimane fino all’aprile 2002. Nello stesso anno approda in Banca Intesa, la banca nata dall’integrazione di Cariplo e Banco Ambrosiano Veneto: diventa amministratore delegato e chief executive officer per poi assumere dal gennaio 2007 l’incarico di consigliere delegato e chief executive officer in Intesa SanPaolo, nata dalla fusione di Banca Intesa e Sanpaolo Imi.
  12. Ministro della Salute Renato BALDUZZI: Nato a Voghera, 56 anni, sposato con tre figli è professore ordinario di diritto costituzionale nell’Università del Piemonte Orientale e professore invitato nell’Università di Paris-Val de Marne di Parigi. E’ giurista esperto di Sanità e presidente dell’Agenas, l’agenzia per i servizi sanitari regionali. Ha già lavorato per il ministero della Salute durante il Prodi I quando il ministro era Rosy Bindi. Consigliere giuridico dei Ministri della difesa tra il 1989 e il 1992, della sanità tra il 1996 e il 2000. Capo dell’ufficio legislativo del Ministero della sanità dal 1997 al 1999, e sempre tra il 1997 e il 1999 ha presieduto la Commissione ministeriale per la riforma sanitaria. Dal maggio 2006 è consigliere giuridico del Ministro delle politiche per la famiglia.
  13. Ministro alle Politiche Agricole e Forestali Mario CATANIA(Roma, classe 1952): dal novembre 2009 è capo Dipartimento delle politiche europee e internazionali del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. E’ quindi un ministro tecnico che ha lavorato dentro al ministero in cui adesso è a capo: è al Mipaaf dal 1978. Catania ha avuto competenze, in qualità di capo dipartimento, in materia di politiche di mercato nel settore agricolo e agroalimentare, della pesca e dell’acquacoltura e ha curato i rapporti con l’Unione europea nella fase di formazione e di attuazione della normativa comunitaria del Consiglio, del Parlamento e della Commissione.

Questi invece i Ministri senza portafogli

Il Governo Monti: chi sono e da dove provengono i dodici ministri e i cinque ministri senza portafoglio. La scheda completa.

  • Ministro per gli Affari Europei Enzo MOAVERO MILANESI (Roma, classe 1954): nel 1983 è funzionario della Direzione generale della Concorrenza della Commissione dell’allora CE, nel 1991 diventa capo-gabinetto del vicepresidente – e commissario per la scienza, la ricerca, lo sviluppo, le telecomunicazioni e l’innovazione – Filippo Maria Pandolfi. Tra 1992 e 1994 è consigliere dei governi Amato e Ciampi. Amato lo indica come capo del Segretariato per gli Affari Europei nell’ambito del Segretariato generale della Presidenza del Consiglio, dove Moavero si occupa anche di coordinamento della politica economica italiana con la poltica comunitaria. A Bruxelles, nel 1995, diventa capo del gabinetto di Mario Monti, seguendolo anche quando il professore diventa commissario per la Concorrenza. Nel 2002 viene nominato segretario generale aggiunto della Commissione Europea. Dal 2005 al 2006 è direttore generale dell’Ufficio dei Consiglieri per le Politiche Europee della Commissione, nel 2006 diventa giudice del Tribunale di primo grado della Corte di Giustizia della Ue, incarico che dovrà lasciare per il Ministero per gli affari europei.
  • Ministro per la Cooperazione internazionale e Integrazione Andrea RICCARDI (Roma, classe 1950): è uno storico di chiara fama, conosciuto principalmente perché è il fondatore della Comunità di Sant’Egidio. Viene considerato un laico, le sua attività – come dice spesso – vengono orientati dagli insegnamenti del Vangelo. Nel 1971 lascia Comunione e Liberazione, con la quale aveva compiuto i primi passi del proprio impegno sociale e politico, per dedicarsi in pieno alla sua associazione: la Sant’Egidio è il mediatore nelle trattative di pace per il Mozambico da anni sotto una devastante guerra civile, facendo firmare a Roma, nel 1992, un trattato di pace tra le due fazioni. Da quel momento la Comunità di Sant’Egidio acquisisce fama e credito internazionali, fino ad essere ribattezzata “l’Onu di Trastevere”.
  • Ministro dei Rapporti con il Parlamento Pietro GIARDA (Milano,  classe 1936): E’ stato libero docente di Scienze delle Finanze e diritto finanziario nelle Università di Princeton e Harvard. Dal 1976 è professore ordinario di Scienza delle Finanze alla Cattolica. Attualmente è responsabile del Laboratorio di analisi Monetaria della Cattolica, componente del comitato direttivo della scuola per il dottorato in Economia e finanza delle amministrazioni pubbliche. E’ stato consulente della Presidenza del consiglio e al ministero delle Finanze. E’ stato Presidente della Commissione Tecnica per la Spesa pubblica presso il Ministero del Tesoro dal 1986 al 1995. Sottosegretario al Tesoro dal 1995 al 2001 con i governi Amato, D’Alema (I e II), Prodi (I) e Dini. L’ex ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, gli ha affidato il coordinamento sulla riforma fiscale, sulla spesa pubblica, ponendo l’accento sui numerosi sprechi e sulle sacche di inefficienza nei servizi pubblici.
  • Ministro del Turismo e dello Sport Piero GNUDI (Bologna, classe 1938): ha rivestito numerose cariche all’interno di consigli di amministrazione e di collegi sindacali di importanti società italiane, tra cui Stet, Eni, Enichem, Credito Italiano. Fino al 1994 è stato consigliere economico del ministero dell’Industria, successivamente è stato presidente ed amministratore delegato dell’IRI; dopo una piccola esperienza a Confindustria come membro del direttivo, e della giunta direttiva di Assonime (associazione tra le società italiane per azioni), diviene componente del comitato esecutivo dell’Aspen Istitute e presidente del consiglio d’amministrazione dell’Enel. E’ anche membro del comitato di indirizzo strategico per lo sviluppo della Piazza Finanziaria Italiana, del comitato per la corporate governance delle società quotate ricostituito su iniziativa di Borsa Italiana nell’aprile 2005 nonché presidente onorario dell’Osservatorio Mediterraneo dell’Energia (OME), ricopre anche l’incarico di presidente del consiglio di amministrazione di Emittenti Titoli, nonché di consigliere di amministrazione di Unicredit, di Astaldi e de “Il Sole 24 ORE”.
  • Ministro per la Coesione territoriale Fabrizio BARCA (Roma, classe 1952): Laurea in Scienze statistiche e demografiche con indirizzo economico all’Università di Roma; master of Philosophy in Economia all’Università di Cambridge e visiting professor al Mit e Stanford. Ha insegnato nelle Università di Siena, Bocconi, Roma Tor Vergata, Modena e Urbino. E’ capo del dipartimento delle Politiche di Sviluppo del ministero dell’Economia e delle Finanze. Il neo-ministro è tra i pochi che vanta una conoscenza specifica dell’incarico che andrà a ricoprire. A partire dal 1998, quando era al ministero del Tesoro, ha contribuito agli studi sullo sviluppo economico italiano e alla rifondazione delle politiche territoriali di sviluppo, studi che prima aveva condotto presso la Banca d’Italia come direttore di Area. La sua esperienza sul territorio è proseguita anche in seguito, quando nel 1999 è stato nominato presidente del comitato per le Politiche territoriali dell’ Ocse.

[Fonti: Ansa, RaiNews, AGI, TmNews, Wikipedia. Filmati: SkyTg24]