Una normale crisi di governo
Se Berlusconi avesse la possibilità pinochettiana di mobilitare i Carabinieri o la Folgore per marciare sul Parlamento e sui palazzi di giustizia, state tranquilli che lo farebbe o, meglio ancora, l'avrebbe già fatto
Se Berlusconi avesse la possibilità pinochettiana di mobilitare i Carabinieri o la Folgore per marciare sul Parlamento e sui palazzi di giustizia, state tranquilli che lo farebbe o, meglio ancora, l'avrebbe già fatto
Un nuovo vertice tra ABC e Monti per dar fiducia al governo nei ddl su lavoro, misure per la crescita, provvedimenti sulla giustizia, intervento sulla Rai. Ma è proprio sulla tv di Stato che nascono i problemi.
Il presidente del Consiglio Mario Monti presiede l'incontro con i ministri competenti. Abbà fuori pericolo. Appello di Don Ciotti e altri personaggi della cultura perché il governo dialoghi.
Mario Monti preferisce non alimentare aspettative su presunti tesoretti risalenti alla lotta all'evasione fiscale. No al fondo salva-tasse derivato dall'extra-gettito fiscale.
Mercoledì l'incontro governo-parti sociali, si fa largo l'ipotesi di sospendere l'applicazione dell'articolo 18 per i neoassunti nei prossimi 3-4 anni. Il presidente Napolitano auspica un accordo e mette la riforma sul lavoro in cima alle priorità del governo.
Monti: «Più protezione ai lavoratori in cambio di una maggiore mobilità». Cauto ottimismo del premier ma i sindacati restano critici. «Puntiamo a chiudere il negoziato con le parti sociali entro marzo» conferma il ministro del Welfare Elsa Fornero. Nel Pdl crescono i malumori. Cicchitto: «da parte nostra responsabile appoggio al governo tecnico». Frattini avverte: «se stacchiamo la spina prendiamo la scossa».
Ieri sera il presidente del Consiglio Mario Monti è stato ospite di Fabio Fazio a "Che tempo che fa". Come al solito Monti è stato molto convincente nella forma, ma molto evasivo quando erano da spiegare nei dettagli i prossimi progetti del governo.
L'intervento del premier alla Commissione Bilancio della Camera è stato molto importante per capire fino a che punto il governo potrà attuare le misure necessarie per uscire dalla crisi.
Che in seno al Partito Democratico ci siano delle asperità tra le diverse correnti interne è scontato, era meno certo invece che l'attuale maggioranza non è più bersaniana bensì montiana.
Il presidente del Consiglio, prima di illustrare le misure della manovra, si rivolte ai cittadini: “Vogliamo risanare l’economia e ridare all’Italia un grande peso nel consesso europeo. Chiamatelo decreto salva-Italia”