In un’economia sempre più basata sui dati, molte aziende stanno cercando di accedere e utilizzare i dati del conflitto in Ucraina offrendo servizi gratuiti. Questa pratica solleva però molte questioni riguardo la sicurezza delle informazioni recepite.

D’altra parte, Zelensky sta cercando di sfruttare queste preziose informazioni per promuovere lo sviluppo di un’industria bellica locale. L’obiettivo è quello di utilizzare i Big Data per migliorare la sicurezza nazionale e sostenere il settore della difesa.

La guerra in Ucraina è un’occasione d’oro per i produttori di tecnologie militari

In risposta all’invasione russa, l’Ucraina ha ricevuto una pioggia di aiuti militari da tutto il mondo. Gli Stati Uniti hanno stanziato 39 miliardi di dollari, il Regno Unito 37,3 miliardi e l’Unione Europea 12 miliardi. Anche le aziende tecnologiche hanno risposto all’appello, con un’ondata di investimenti e di personale che ha trasformato l’Ucraina in un nuovo hub tecnologico.

Il conflitto, le cui dimensioni e il livello di equipaggiamento tecnologico sono senza precedenti, sta generando un’enorme quantità di dati sui combattimenti. Questi dati sono un tesoro prezioso per le aziende che vogliono sviluppare armi e sistemi più avanzati, in grado di affrontare le sfide dei conflitti futuri.

L’Intelligenza Artificiale nel settore bellico

Così come i grandi modelli linguistici vengono istruiti con centinaia di miliardi di parole, anche i sistemi di AI militare devono essere alimentati con grandi quantità di dati.

Un drone che identifica autonomamente i carri armati, per esempio, deve essere addestrato su un set di immagini che includa carri armati di tutti i tipi e in tutte le condizioni: coperti da materiali mimetici, seminascosti dalla vegetazione, immersi nel fango. Deve anche essere in grado di distinguere tra un veicolo militare e un trattore civile, e capire che tipo di carro armato sta guardando, per non confondere amici e nemici.

Le aziende che vendono droni con software di rilevamento mine, devono fornire all’intelligenza artificiale migliaia di immagini di mine e forme di terreno, perché il sistema impari a distinguere tra una formazione rocciosa e una bomba.

I dati sono il nuovo petrolio

Durante il primo anno dell’invasione dell’Ucraina, il concetto ampiamente condiviso che “i dati sono il nuovo petrolio” ha chiaramente espresso la straordinaria valenza delle informazioni. Questo concetto, tuttavia, ha anche sollevato la complessa questione di come i dati possono essere estratti da un paese senza che il paese stesso ne tragga il massimo beneficio. Durante questo periodo, l’Ucraina ha accolto con entusiasmo le aziende tecnologiche americane, concedendo loro l’opportunità di sperimentare le loro tecnologie direttamente sul campo, perfino a startup che avevano ricevuto il benservito dal Pentagono.

L’evoluzione della percezione ucraina

Ciononostante, con il trascorrere del tempo, la calorosa accoglienza iniziale da parte ucraina ha iniziato a sgretolarsi man mano che la politica prendeva consapevolezza del valore intrinseco dei dati di combattimento, qualora rimanessero sotto il suo controllo. Le informazioni rilevate comprendevano dettagli fondamentali sulle tattiche nemiche, le posizioni delle truppe e altri dati strategici di vitale importanza. Questa consapevolezza ha fatto emergere il timore che tali dati potessero finire in mani straniere, mettendo in pericolo la sicurezza nazionale dell’Ucraina e regalando un’arma formidabile agli aggressori.

Pagare moneta, vedere cammello

L’Ucraina non ha alcuna intenzione di permettere alle aziende straniere di accedere liberamente ai suoi preziosi dati di combattimento. I dati non vengono regalati, e chiunque desideri collaborare deve presentare offerte che siano vantaggiose per entrambe le parti coinvolte. L’Ucraina comprende perfettamente il valore dei suoi dati e non intende concederli senza un accordo reciproco.

Potenziare la difesa

La priorità dell’Ucraina è utilizzare i dati per potenziare il proprio settore della difesa. Una volta che la guerra sarà terminata, le aziende ucraine entreranno sul mercato con soluzioni tecnologiche di cui gli altri paesi difficilmente disporranno. Il paese sta attivamente cercando di sfruttare le innovazioni testate sul campo di battaglia per costruire una robusta industria militare nazionale.

L’Ucraina sta mettendo in atto diverse iniziative per costruire un settore bellico nazionale. Un esempio di ciò è il progetto Brave1, una piattaforma statale ucraina che aiuta le aziende di tecnologie per la difesa a offrire i loro prodotti alle forze armate. L’obiettivo è creare un settore di tecnologie per la difesa solido e indipendente.

L’Ucraina sta anche promuovendo l’industria dei droni, con agevolazioni fiscali introdotte dal parlamento per i produttori. Queste iniziative, unite alla crescente domanda di aerei autonomi e alla determinazione di vincere la guerra, stanno dando vita a interi settori industriali. Oggi, nel paese, oltre 300 aziende si dedicano alla produzione di droni, dimostrando come anche le aziende non prettamente militari si sono reinventate e possano quindi contribuire alla sicurezza nazionale.