L’Europa è giustamente preoccupata per l’aumento dell’antisemitismo. Tuttavia, l’ostilità verso gli ebrei raramente si manifesta oggi in forma pura. Spesso si combina con la xenofobia, che include arabi, musulmani, neri e rom, ispirandosi a una versione neofascista dell’ideologia della “purezza“. In questa visione complottista, gli ebrei sarebbero i burattinai dietro la “sostituzione etnica” nera e musulmana, destinata a sommergere le tradizioni cristiane e gli stati nazione che le incarnano. Questa è una visione delirante condivisa su entrambe le sponde dell’Atlantico e non solo da frange irresponsabili e marginali.

L’antisemitismo razzista

C’è l’antisemitismo razzista, che si basa su una visione neofascista della società, fondata sulla purezza etnica e religiosa. Questo antisemitismo vede negli ebrei i nemici da eliminare, perché accusati di favorire l’invasione di altri popoli considerati inferiori, come arabi, musulmani, neri e rom. Questa visione complottista è diffusa non solo tra gruppi estremisti e marginali, ma anche tra settori più ampi della società, sia in Europa che negli Stati Uniti.

L’antisemitismo politico

Nella versione “politica” filopalestinese di tradizione nazionalista, l’antisemitismo si basa sull’idea che tutti gli ebrei siano identificati con il governo dello stato di Israele, indipendentemente dalla politica che persegue e dai mezzi che impiega per affrontare il problema palestinese. Questo implica che tutti gli ebrei condividano la responsabilità di ciò che sta accadendo.

L’antisemitismo popolare

Esiste anche un antisemitismo popolare alimentato da vecchi pregiudizi e stereotipi, che oscilla tra il risentimento e la possibilità di un’esplosione di aggressività. Questi diversi tipi di antisemitismo, tutti radicati nella destra e nei fondamentalismi religiosi, si mescolano spesso e assumono molteplici forme ideologiche. Nonostante la sua natura fondamentalista, l’antisemitismo è un atteggiamento opportunistico che può infiltrarsi in vari discorsi e azioni, minacciando in vari modi la vita e la cultura delle comunità ebraiche nel mondo.

Le fonti ideologiche

Tuttavia, i governi europei, con i loro divieti di manifestare per la Palestina e l’adesione incondizionata alla condotta bellica di Israele contro Gaza, stanno davvero contrastando efficacemente l’antisemitismo o stanno piuttosto alimentandolo? Invece di tagliare i legami velenosi stabiliti dall’ideologia, si invoca un allineamento incondizionato e senza pensieri, alimentando così il mito devastante di una impossibile “soluzione finale“.

Bisognerebbe invece promuovere un dialogo critico e costruttivo, che non si limiti a condannare i palestinesi (Hamas non è la Palestina) ma che cerchi una soluzione pacifica e duratura al conflitto. Altrimenti, si rischia di avvicinarsi sempre più a una tragica «soluzione finale» che non lascia speranza a nessuno.

L’antisemitismo come centro di gravità permanente

In Germania, l’antisemitismo ha un suo centro di gravità permanente. Eppure, l’allarme rosso si è tradotto in un’adesione incondizionata all’azione bellica condotta dal governo di Netanyahu a Gaza, con l’imposizione del silenzio a qualsiasi protesta da parte di una vasta popolazione musulmana e di chiunque si preoccupi del destino dei palestinesi. Questa posizione è un alibi. La destra tedesca da tempo vuole mettere fine al debito che la Germania ha contratto con il mondo tra il 1933 e il 1945. La Germania si sta riarmando, sta adottando una politica di respingimenti e rimpatri, e sta stringendo le maglie del diritto di asilo.

Una coscienza pulita a poco prezzo

Nel paese, le aggressioni e i vandalismi a sfondo razzista e antisemita sono eventi diffusi e quotidiani. Non rimane della responsabilità tedesca che il giuramento di fedeltà a Israele e la retorica che lo accompagna. A destra, il sostegno dichiarato, non privo di ammirazione, per il nazionalismo israeliano convive con profonde radici antiebraiche. Alcuni terzomondisti, invece, possono essere accusati di concedere credito a inaccettabili regimi autoritari postcoloniali, ma non di avere una propria inclinazione antisemita. Un modo per comprarsi a poco prezzo una coscienza pulita.