Vent’anni fa la Francia under 17 che vinse l’Europeo nel 2004 era considerata la squadra che avrebbe cambiato la storia del calcio transalpino. Talenti come Benzema, Ben Arfa, Ménez e Nasri, sembravano destinati a dominare il mondo del pallone. Tuttavia, non tutti hanno mantenuto le aspettative. Ne racconto la storia oggi che inizia il torneo continentale della classe 2006.

Solo Benzema è diventato un grande centravanti e ha vinto praticamente tutto con il Real Madrid; di contro, non ha partecipato al Mondiale 2018 per questioni extra calcistiche e nel 2022 per uno strano infortunio. Ben Arfa era un talento devastante ma difficile da gestire, mentre Nasri e Ménez hanno chiuso con la Nazionale francese anni prima del successo del Mondiale 2018. Alla fine, la Francia under 17 che ha vinto l’europeo del 2004 è stata considerata una delle più grandi illusioni nella storia del calcio francese.

La generazione del 1987 incantava con la promessa di una rivoluzione nel calcio francese. Sognava di superare l’eredità di Zidane e dei suoi compagni, con vittorie ininterrotte di Mondiali ed Europei. Sarebbero diventati i leader che avrebbero portato i Galletti alla dominazione mondiale, vincendo tutto, da soli o quasi.

La speranza si trasformò in certezza in quel magico pomeriggio del 15 maggio 2004, quando i terribili ragazzi di Bergeroo regalarono alla Francia il primo titolo europeo Under 17 nello Stade Gaston Petit di Châteauroux. Benzema, Ben Arfa, Nasri: nomi che risuonavano in tutta la nazione, eroi che avevano annientato la Spagna di Piqué e Fabregas (MVP del torneo).

I Tre Moschettieri si facevano strada tra Marsiglia (Nasri) e Lione (Benzema e Ben Arfa), e promettevano di prendersi quanto prima le chiavi di un prestigioso club europeo. Erano le facce più famose, ma la classe ’87 contava altri giocatori che sembravano destinati a raggiungere le vette del calcio mondiale.

Benoît Costil e Rémy Riou si contendevano la porta, mentre in difesa brillavano Karim El Mourabet e Serge Akakpo. Gli esterni erano animati da Kevin Constant e Jacques Songo’o, mentre sulla trequarti c’era un concentrato di talento eccezionale con Ben Arfa, Nasri e Ménez. In attacco, Karim “The Dream” Benzema faceva tremare le difese avversarie.

La Francia si aspettava che quella generazione trionfasse in tutto. Eppure, Benzema è emerso come il più grande centravanti di manovra della sua generazione, vincendo titoli a ripetizione con il Real Madrid. Il petit Zidane, Samir Nasri, invece non ha mai convinto appieno sebbene fosse sublime tecnicamente: forse gli mancava la grinta necessaria ai massimi livelli. Ben Arfa, devastante nello scontro uno-contro-uno, era un “cavallo pazzodifficile da gestire. Ménez era inarrestabile quando si accendeva, ma il problema era proprio il “quando”. Gli altri, tutto sommato, forse non avevano nemmeno il talento necessario per pensare di dominare il mondo.

La Francia ha vinto effettivamente il Mondiale nel 2018, ma principalmente grazie a ragazzi molto più giovani degli eroi del 15 maggio 2004, tra cui un certo Kylian Mbappé, che all’epoca non aveva ancora compiuto sei anni.

E gli altri che fine hanno fatto?

Benzema, come accennato, è stato l’unico a brillare, superando persino le aspettative. Ma nel 2018, a causa di questioni extra-calcistiche, non fu nemmeno convocato per il Mondiale.

Ben Arfa aveva abbandonato la Nazionale tre anni prima, mentre Nasri addirittura nel 2013, e durante la stagione che portò alla Coppa del Mondo in Russia giocava per l’Antalyaspor, in Turchia.

Ménez seguì una strada simile: smise con la Nazionale nel 2013, a soli 26 anni, e in quella stagione militava nell’Antalyaspor assieme a Nasri, cercando di ripercorrere i fasti di 14 anni prima.

Per non parlare di Constant (Guinea), Akakpo (Benin B prima e poi Togo), Songo’o (Camerun) e El Mourabet (Marocco), tutti giocatori che rappresentarono nazionali diverse dalla Francia.

In sintesi, la Francia under 17 del 2004 avrebbe dovuto cambiare per sempre la storia del calcio, forse anche a livello internazionale. Invece, si è rivelata una delle più grandi illusioni e uno dei più grandi rimpianti nella storia del calcio francese.

Nella foto di copertina:

  1. Karim Benzema
  2. Hatem Ben Arfa
  3. Ahmed Yahiaoui
  4. Samir Nasri