Piccola curiosità: la storia della cover di “In Through The Out Door” dei Led Zeppelin è grandiosa, una chicca tra una tragedia e l’altra, verrebbe da dire.

L’ultima cover dei Led Zeppelin: nascondere per mostrare.

Realizzata da Hipgnosis, agenzia specializzata nella creazione di copertine per album musicali, sembra una busta marrone, tipo la carta da pacchi, con titolo e tracklist marchiati con un timbro, proprio come l’involucro di un pacco.

La busta contiene una foto in bianco e nero di un uomo in completo bianco e cappello seduto al bancone dell’Old Absinthe House di New Orleans, situato in Bourbon Street, vicino al Royal Orleans Hotel menzionato in una canzone di Presence, l’album precedente dei Led Zeppelin. La foto, inoltre, è particolare perché una speciale tecnica grafica la fa diventare a colori quando viene bagnata con l’acqua.

Nella foto, si vedono anche altre sei persone intorno all’uomo: il barman accigliato, un uomo con cappello e sigaretta vicino alla porta, una giovane ragazza bionda al lato del bancone, una donna nera che ride su uno sgabello, l’uomo al pianoforte e una ragazza mora appoggiata al juke-box.

L’idea di Storm Thorgerson, designer e founder di Hipgnosis che ha realizzato la cover, era quella di creare sei diverse immagini, ognuna dalla prospettiva delle sei persone presenti nel pub. Tuttavia, mancava la prospettiva del protagonista, l’uomo seduto al bancone, che avrebbe potuto fornire informazioni su ciò che stava tenendo in mano.

Sono state create sei diverse versioni della copertina, ognuna contrassegnata da una lettera (A – F) in alto a destra.. Questo causò confusione nei negozi e per chi acquistava il disco, poiché non era chiaro quale versione fosse disponibile sugli scaffali.

Per cui, ci sono dodici immagini totali: sei per le copertine e sei per le back cover.

Dodici immagini, sei copertine. Perché?

La rivoluzione musicale mostrata dall’album portò alla sua bocciatura generale da parte di critici e fan, che non erano abituati a tanta innovazione dai Led Zeppelin.

Nel 2003, in un’intervista alla rivista Q, Stom Thorgerson ricorda come la band e il loro manager descrissero l’album “una pennellata delle loro vecchie radici blues rinnovata con un tocco diverso“, e questo è il concetto rappresentato dalla pennellata sulla copertina.

Hipgnosis cattura l’idea con una foto in bianco e nero che rappresenta la tradizione e il passato, ma che diventa a colori quando bagnata, riproducendo la novità e il futuro. La tonalità seppia della foto la fa comunque immergere in un’epoca passata.

Thorgerson nota anche che “era come guardare la scena all’interno di un bar da una finestra impolverata“, e quando si pulisce il vetro per vedere meglio, si scoprono i veri colori.

Hipgnosis ha creato ogni versione della copertina con front e back cover prese da scene diverse all’interno del bar, come indicato dalla lettera che brucia da una parte o dall’altra della copertina, ma mai su entrambi i lati. Tuttavia, le front e back cover sono sempre in sequenza, con la front cover successiva alla back cover poiché la lettera prende sempre fuoco nel fronte e il foglio è intatto sul retro, riferendosi a un momento precedente. La back cover rappresenta l’istante prima che l’uomo dia fuoco alla lettera. Inoltre, ogni back cover ha una corrispondenza esatta nella front cover della terza versione precedente in ordine alfabetico, rendendo l’opera di Thorgerson ancora più affascinante.

Quindi, secondo la logica di Thorgerson:

  • Front A – Back D
  • Front B – Back E
  • Front C – Back F
  • Front D – Back A
  • Front E – Back B
  • Front F – Back C

Hipgnosis ha voluto dare la sensazione del trascorrere del tempo all’interno della scena del bar. In ogni front cover, la “vera” back cover, intesa come la scena successiva fedele nella sequenza temporale, si trova sempre in un’altra versione della copertina, creando una scena incompleta per chi acquistava l’album.

L’innovazione di quella cover ha avuto pochi rivali ed è stata nominata agli Emmy 1980 per la miglior copertina, sebbene sia stata superata dalla cover di Breakfast in America dei Supertramp.

Nonostante “In Through the Out Door” quando è uscito, 44 anni fa oggi, sia stato massacrato da critica e fan per i suoni caraibici e le basi prog-rock, i Led Zeppelin avevano bisogno di una svolta dopo una seconda metà del decennio appena passato segnato da incidenti e problemi interni.

Tuttavia, con la morte di John Bonham avvenuta il 24 settembre 1980, i Led Zeppelin hanno definitivamente attraversato la porta della musica entrando di diritto nell’Olimpo del Rock.

In Through the Out Door

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