Mentre le cronache parlamentari ci raccontano del sessismo a cinquestelle del deputato cittadino De Rosa contro le deputate Pd, senza nasconderci nulla della saggezza delle parole raggiunte l’altra sera a Montecitorio, la cronaca più reale – quella terra terra, diciamo – ci racconta invece l’alto tasso culturale che sta attraversando il profilo pubblico e virtuale del capo del bastione pentastellato. Il verminaio mediatico del Maschio Alpha, ieri ha prodotto qualcosa che ci mancava: un filmato, dicasi satirico, in cui campeggia una singola frase: «In viaggio con Lady Ghigliottina Boldrini».

Ma più del video è stata una domanda su Facebook ad invitare a nozze la bestialità del Maschio Alpha: «Cosa fare­sti in auto con Boldrini?». In quelle sei parole sono racchiusi gli istinti irrefrenabili della bestialità umana, la fantasia razzista, sessista e omicida della Bestia. Le risposte che chiedeva Grillo sono state oltre l’apologia di reato: una violenza voluta e prodotta intenzionalmente che va ben oltre il libero pensiero. Aver cancellato i post offensivi – spiegando che erano stati scritti nella notte – non muta la natura intenzionale di quella domanda, perché l’ipocrisia ha raggiunto cime altissime e mai raggiungibili. Una sorta di de profundis della civiltà a scapito della società del ribrezzo e del disprezzo.

I nomi reali stavolta, senza nickname, con tanto di foto tracciabile e profili rintracciabili. I nomi dei tanti maschi alpha impressi nella memoria eterna della Rete, con gli IP coraggiosamente in mostra. Gli istinti primordiali dell’homo neanderthalensis che gode di un potere smisurato ma deforme. Un’ordalia verbale che preoccupa non solo per le frasi scritte e impresse nella memoria, ma soprattutto per ciò che possono provocare domani se questo tipo di operazioni diventassero all’ordine del giorno. Un fascismo del pensiero che fa proseliti tra i seguaci del Maschio Alpha, e non solo; che mette in evidenza il potere di cui si gode ma che non è un potere da godere perché creato con l’arroganza di chi vuole sopraffare l’altro con la violenza dei modi, non della ragione.

In questo concatenarsi di eventi, la politica non ha più modo di arginare la bestialità del Maschio Alpha; non ha le armi per contrastare il verminaio che si sta creando. E la battaglia, quella politica, verrà sopraffatta da un esercito di militanti-burattini il cui unico scopo è il dominio sessuale. Non siamo pronti a tutto questo. Nessuno lo è. Tranne il Maschio Alpha.

Ha ragione Corrado Augias: il M5S fa squadrismo inconsapevole. Ma chi li guida lo sa e gioca proprio su questo.